Ci
sono giri che è meglio fare con il tempo clemente e così, viste le
buone previsioni meteo per il sabato appena trascorso, metto in
programma un assaggio dei Monti Lepini... un giro completamente
asfaltato ma dal chilometraggio e dai dislivelli (almeno per me)
abbastanza impegnativi... ecco il racconto di come è andata!
Mi
sveglio presto, quando il sole, che ancora non ha avuto modo di salire
oltre il crinale dei Monti Prenestini, tinge già d'arancio il cielo
settembrino.
Le campagne a valle sono ancora immerse nella foschia del primo mattino.
L'idea
è quella di portarmi la bipa in zona con l'auto così da evitare 40 Km
circa fra andata e ritorno e dover pedalare in zone senza particolari
attrattive con strade abbastanza trafficate... evitiamo.
Dicevo, i
Monti Lepini... per chi non li conosce sono una catena montuosa
appartenente all'Antiappennino laziale, a cavallo in gran parte fra le
province di Latina e di Roma, separano la vallata del fiume Sacco e la
parte est della Campagna Romana dal litorale pontino e dalla provincia
di Latina e si trovano poco più a Sud dei Colli Albani (e quindi dei
Castelli Romani).
Insomma, per capirci, si parte da qui, nel punto più a Nord dei Monti Lepini...
L'umida
valle del Sacco ci mette del suo e quando arrivo ad Artena, punto di
partenza del giro programmato, la situazione è questa...
Il mio
abbigliamento, visto anche l'ottimo meteo e la situazione idilliaca alla
partenza da casa, è troppo leggero per quest'aria fresca e umida!
Uff! Vuoi vedere che salta tutto?
(Questo è più o meno ciò che si dovrebbe vedere nella foto sopra in assenza di nebbia!)
Ormai sono quasi le 8,30 l'auto è nell'ampio parcheggio del mio sponsor tecnico
(il Lidl di Artena ha un bel parcheggio proprio nella giusta posizione per il mio giro!)Parto
lo stesso, deciso a scalare la fitta nebbia ed a fare un bel giro,
magari ridotto rispetto alle previsioni, ma devo riuscire almeno a
guadagnarmi le calorie del pranzo!
Salgo
i ripidi selciati ed inizio a scaldare i muscoli, quando sono a metà
del colle mi accorgo che in alto qualcosa si muove, la luce varia e si
fa più amichevole, il fitto nebbione comincia a diradarsi e si intravede
la sommità di Artena!
Quando
arrivo alla porta di accesso dell'antico borgo, la nebbia pare essersi
diradata... i dragoni e le aquile, simbolo della famiglia Borghese, mi
accolgono con il loro fare altero!
Passando
sotto l'antica porta, mi volto verso il borgo, mentre Palazzo Borghese
viene lentamente svelato dalla nebbia in ritirata, guardo gli archi, le
finestre richiuse, i tanti tipi di murature differenti che ne compongono
questa facciata e mi chiedo quante storie vorrebbero raccontare queste
antiche mura, se solo potessero...
Quando
arrivo "in piazza" fermo la mia bipa ed il mio sguardo, e blocco
l'istante sulla memoria della mia fotocamera, salvo la cornicetta non ci
sono ritocchi, era veramente così...
Dopo
aver visto qui sopra cosa ci hanno lasciato i nostri avi, mi volto
verso il basso a guardare cosa lasceremo ai nostri posteri... mi auguro
che un giorno possano perdonarci e porre rimedio a tutto ciò...
Il
paese lo conosco già, ci sono stato altre volte, ma arrivo fin qui per
documentare che si tratta di un centro storico non adatto alle
biciclette o ad altri mezzi "ruotati"...
I
trasporti e le consegne all'interno del paese avvengono con questi
stupendi e modernissimi mezzi, con cui viene effettuata anche la
raccolta porta a porta dei rifiuti, rigorosamente differenziati! Questo
consegnerà a breve ed in tutta scioltezza, una decina di sacchi di
pellet da 15 Kg l'uno...
Lascio
l'accesso inferiore al centro storico di Artena, passo la galleria che
trafora questo antico palazzetto deciso a raggiungere il "Piano della
Civita", sulla vetta del monte alle spalle del borgo!
Un abitante del
luogo a cui ho chiesto indicazioni mi ha avvisato, "Via del Santuario" è
una salita che in auto si fa in prima e non senza sforzare il motore meglio, penso fra me e me, un altro bel test per la mia bipona!
Quando imbocco la salita trovo questa targa celebrativa, vi invito a leggerla, si riveleranno parole sante!
Ecco
due immagini, che non rendono bene la salita, sarà un percorso
relativamente breve (circa 3 Km, questo è il primo tratto, nel
successivo non mi sono messo a fare foto) ma con pendenze in più punti
superiori al 20%.
Metto la prima e nonostante la bipa ben carica arrivo in cima guadagnando così le calorie del pranzo
Giunto quasi in cima guardo la vallata immersa in un mare di nebbia fino ai distanti Monti Prenestini
Continuo
a salire e, d'un tratto il premio, i miei sforzi sono compensati... la
nebbia si ritira lasciandomi finalmente godere dei bei posti che
vedrete, da qui il report cambia i suoi colori!
Questo abbeveratoio riflette sulla superficie dell'acqua il cielo finalmente sereno
La
strada si fa sterrata e passa in mezzo ai campi, il fondo è abbastanza
buono, se non fosse per i tratti di pietroni calcarei che ogni tanto mi
tocca attraversare...
Poteva mancare qualche antica rovina? No! Questi infatti sono i resti delle mura megalitiche della Civita di Artena
Qualche
altro centinaio di metri ed ecco lo spettacolo, una villa romana ancora
in corso di scavo, proprio sulla vetta del monte!
Al centro, coperto dalla tettoia, è ancora ben visibile l'impluvium...
Serviva
a raccogliere le acque piovane in una cisterna scavata sotto la casa,
che qui è ancora ben visibile (lo schema è quello di una casa tipo)...
La muratura ad opus reticulatum bicolore è in eccellente stato di conservazione, un ottimo restauro dell'accademia Belga
Lascio gli scavi e visto che l'ora avanza, decido di dedicarmi all'esplorazione della zona senza una meta precisa
Mi
concedo una tranquilla passeggiata nel nulla (o nel tutto?) il silenzio
fra questi tranquilli sterrati è rotto solo dai versi di qualche
uccello in volo
In alcuni punti la nebbia tenta senza successo di riprendere le posizioni perdute mi sembra di sentire questo sottofondo musicale, è solo una suggestione! ... ma se a voi piace potete lasciarla in sottofondo!
Dovrebbe essere una delle tante varietà di anemone spontaneo, ma posso sbagliarmi e non vorrei fare come col gruccione!
Un simil cardo?
Bocche di leone selvatiche (Linaria vulgaris)
Ciclamini selvatici intenti a confondersi nell'edera
A un certo punto incontro questo caprinide...
Per fortuna i caprinidi non sono tutti così ignoranti!
Panorami vari (click sulla singola foto per l'immagine a dimensione intera su flickr)
Lungo la strada un bel convento con il suo chiostro
Nel
riscendere dal monte mi infilo nuovamente nella nebbia, ma è meno fitta
di prima e permette questa visuale del centro storico di Artena
A valle, nella parte "nuova", la nebbia si è diradata del tutto...
Faccio un giretto e penso: "Certo che anche noi moderni sappiamo valorizzare le nostre città!
...ed io che sono andato a pedalare fin su a Pian della Civita per vedere quei quattro sassi di villa romana!"
Un saluto, a tutti, L.
(link diretto al set di foto su flickr qui)